
Sean Penn mostra di essere un grande regista oltre che un bravo attore.
Il film è tratto dal libro omonimo che racconta la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dal West Virginia che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.
La seconda immagine ritrae proprio McCandless accanto all'autobus in cui morirà.
Non ho letto il libro di Jon Krakauer - pubblicato in Italia da Corbaccio con il titolo Nelle terre estreme - per cui mi è facile sottrarmi alla domanda: meglio il libro o meglio il film?
Mi sento di dire che il film trae un indubbio vantaggio dalla bellezza delle immagini. La forza dei paesaggi è dirompente e tale da sopperire a qualunque debolezza della sceneggiatura, della regia piuttosto che della recitazione. La tensione che anima il film fino alla drammatica conclusione è rafforzata da quello che vediamo.
Senza trascurare l'impatto della colonna sonora con la voce intensa di Eddie Vedder. Il cantante dei Pearl Jam era indubbiamente in stato di grazia quando ha registrato le canzoni e la sua interpretazione completa musicalmente un bellissimo film.
Quando intona i versi di End of the road mi sono sentito nella testa e nel cuore di Chris McCandless.
I won't be the first
To find a way to where the sky meets the earth
Non sarò l'ultimo
Non sarò il primo
A trovare un posto dove il cielo incontra la terra