
Da ragazzo, un altro libro poderoso che mi entusiasmò, mi fece fantasticare e mi fece letteralmente sognare, è
Kon-Tiki, di
Thor Heyerdahl.
Il Kon-Tiki - nella descrizione di
Wikipedia - è la zattera usata dall'esploratore e scrittore norvegese Thor Heyerdahl nella sua spedizione nel 1947 attraverso l'Oceano Pacifico dal Sud America alle isole della Polinesia. Il battello fu così chiamato secondo un antico nome Inca del dio del sole.
In seguito alla sua impresa lo stesso nome fu il titolo del libro che Heyerdahl scrisse per descrivere la sua avventura. L'impresa del Kon Tiki fu progettata allo scopo di dimostrare che la colonizzazione della Polinesia poteva essere avvenuta, in epoca Pre-colombiana, da popolazioni del Sud America. A tale scopo la spedizione fu preparata in modo da utilizzare, per quanto possibile, metodi e tecnologie presenti a quel tempo.

I partecipanti alla spedizione si recarono in Perù dove procedettero direttamente al reperimento dei materiali necessari, e quindi alla costruzione. La costruzione fu basata sulla tecnica di costruzione indigena del luogo di partenza, utilizzando il legno che veniva utilizzato in epoca precolombiana, quello di balsa, come tecnologia costruttiva si basarono sulla descrizione rilasciata dai colonizzatori spagnoli nelle loro cronache della colonizzazione.
Il viaggio iniziò il 28 Aprile 1947, Thor e i cinque compagni di viaggio navigarono per 101 giorni attraverso l'Oceano Pacifico fino a quando andarono a collidere sulla scogliera corallina esterna di Raroia nell'arcipelago delle Isole Tuamotu, il 7 Agosto del 1947, tutti i partecipanti alla fine dell'impresa risultarono in discrete condizioni di salute, e senza gravi danni fisici.
Il Kon Tiki originale (più o meno restaurato) è in esposizione al Kon-Tiki Museum in Oslo.
Non ho ritrovato il volume nella libreria a casa, per cui i riferimenti dell'editore non possono essere precisi. Credo che il libro sia stato in origine pubblicato in Italia da Aldo Martello Editore.