
Ma se non vi piacciono né la bicicletta e nemmeno l'Irlanda, sono certo che la lettura di Irlanda gentile di Edward Enfield, Ediciclo Editore, vi farà cambiare idea.
Edward Enfield è un signore inglese, nato nel 1929, che ha pedalato in Francia, Grecia, Ungheria, oltre che in Irlanda per due volte.
Il suo libro è sottotitolato "humour e avventure a pedali di un eccentrico gentleman inglese" e descrive benissimo la scrittura del nostro ciclista.
Le pagine sono piacevolissime, ricche di aneddoti brillanti, di sincera curiosità per le persone incontrate e dense di umorismo.
Basta citare i due giapponesi che hanno venti giorni per visitare cento pub, per cui si muovono alla media di cinque pub al giorno. Enfield si chiede come facciano dal momento che non li vede mai ubriachi, finché scopre che i due non bevono: stanno scrivendo una guida ai pub irlandesi.
Senza dimenticare che per il suo primo viaggio utilizza una guida pubblicata nel 1938.
E non fatevi infastidire dalla ben nota presunzione inglese nei confronti del mondo, segnatamente del resto d'Europa, che ogni tanto fa capolino tra le pagine del libro. Non curatevene, passate oltre e non ve ne pentirere.
Peraltro, a mio parere Enfield è particolarmente obiettivo e scrupoloso nel descrivere le colpe storiche dell'Inghilterra verso l'Irlanda.

Invece di un essere umano, mi rispose un centralino automatico con la voce ostile di una donna robot che faceva affermazioni folli come: "Se sa quale interno desidera, digiti il numero."
Per cui, comprate il libro, leggetelo e cominciate a pedalare per qualche breve gita vicino a casa. Vi si aprirà un mondo e non vi fermerete più. Ne sono convinto.
Per cui, comprate il libro, leggetelo e cominciate a pedalare per qualche breve gita vicino a casa. Vi si aprirà un mondo e non vi fermerete più. Ne sono convinto.