Come recita il titolo, in Due storie del porto di Bahia, edito da Garzanti, Jorge Amado ci offre due romanzi che, se non sono all'altezza dei suoi capolavori, restano godibilissimi e divertenti.
Le due morti di Quincas Acquaiolo racconta di come Quincas muoia ma si rifiuti di essere morto fino a che non decide lui come e dove morire.
La verità completa sulle controverse avventure del comandante Vasco Moscoso de Aragao, capitano di lungo corso, è un libro di viaggi forse mai fatti.
Amado racconta dell'arrivo del capitano Vasco a Periperi, cittadina alle porte di Bahia abitata in prevalenza da pensionati e villeggianti.
La vita tranquilla e un po' sonnolenta di Periperi ne viene sconvolta, il capitano porta con sé una ventata di emozioni suscitate dai racconti delle avventure affrontate nei mari di tutto il mondo.
Avventure vere o millantate? Su questo nel corso delle pagine cresce lo scontro tra gli abitanti della cittadina: credere o meno al capitano?
domenica 22 gennaio 2012
sabato 21 gennaio 2012
La scia della balena

La bravura e la capacità di Coloane di rendere le sensazioni e le immagini della vita in Patagonia agli inizi del '900 restano intatte e non si discutono, ma le due parti in cui è suddiviso il libro evidenziano una certa discontinuità e lo fanno apparire non tanto un testo unico quanto la raccolta nello stesso volume di due romanzi brevi.
Il libro ruota tutto attorno alla figura di Pedro Nauto, giovanissimo abitante dell'isola di Chiloè che non sa chi sia il padre.
Nella prima parte scopriamo la sua vita nell'isola fino alla morte della madre mentre nella seconda Coloane ci fa accompagnare Pedro, appena quindicinne, nei suoi viaggi sulle baleniere che navigano nei mari antartici.Un ritratto in qualche modo autobiografico perché anche Coloane a quindici anni restò orfano di entrambi i genitori e si imbarcò sulle baleniere.
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