Frugando tra gli scaffali della mia libreria preferita mi sono imbattuto in un libro che ha suscitato la mia curiosità e la cui lettura mi ha reso felice della scelta fatta.
Si tratta di
Esplorazioni e viaggi scientifici nel Settecento, a cura di
Marco Ciardi, edito da
BUR, un volume splendido per la ricchezza delle informazioni e per la capacità con cui riesce a farsi leggere.
Il curatore ha scelto sedici tra scienziati ed esploratori del Settecento, ne ha selezionato alcuni brani originali che ha fatto precedere dalle biografie dei personaggi e da brevi introduzioni esplicative sulla natura e gli scopi dei viaggi.
Il tutto introdotto da un saggio di cento pagine sulle origini del viaggio scientifico.

A prima vista un testo ostico che al contrario si presenta di facile lettura grazie alla competenza dall'autore e alla struttura stessa del libro che può infatti essere letto in sequenza, dall'introduzione fino all'ultimo dei viaggi presentati, oppure muovendosi da un continente all'altro, dai mari ai vulcani, dalle terre tropicali a quelle glaciali per poi magari tornare a rileggere un capitolo particolarmente affascinante.
Insomma, un testo scientifico che si legge come un bellissimo romanzo d'avventura, al punto che alcuni passaggi sembrano usciti dalla penna di Jules Verne o da quella di Emilio Salgari, senza per questo perdere in rigore e credibilità.
Valga per tutti il racconto che fa Linneo (Carl von Linné) del proprio viaggio in Lapponia.

Gli scienziati ed esploratori presentati sono:
Joseph-Louis Pitton de Tournefort;
Carl von Linné (Linneo);
Vitaliano Donati (immagine in alto);
Karsten Niebuhr;
Louis-Antoine de Bougainville;
Carl Peter Thunberg;
James Cook;
Francois Levaillant;
Jean-Baptiste Lechevalier;
Jean-Francoise de Galaup, conte di Lapérouse;

Lazzaro Spallanzani (immagine in mezzo);
Alessandro Malaspina (immagine in basso);