domenica 24 gennaio 2010

Easy Rider

Una delusione tremenda. Un po' di tempo fa, dopo anni e anni, ho rivisto Easy Rider e ho avuto davvero una delusione cocente.
Sarà stato per l'ora tarda (ci sono incappato casualmente saltando da una rete all'altra), sarà per il ricordo giovanile che ne serbavo, sarà perché nella mia testa avevo conservato solo le scene migliori e cancellato le peggiori, fatto sta che ci sono rimasto male.
Ingenuo, retorico, lento, in alcune parti di una lentezza a dir poco snervante tale da togliere piacere anche alle scene meglio riuscite, il film dimostra ben più dei suoi anni che non sono pochi visto che è uscito nel 1969, per la regia di Dennis Hopper.
D'accordo, Jack Nicholson era già un grande e la colonna sonora era molto bella e potente e a mio parere lo è tuttora, ma questo non basta.
Forse è questo il destino dei film che hanno contenuti specifici e messaggi legati a periodi storici troppo limitati. Sul momento ci convincono per via del contenuto generale al punto che accettiamo anche cadute di stile e di confezione, col tempo queste diventano ingombranti e non sopportabili.

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