mercoledì 26 maggio 2010

Punto Zero

Punto Zero, diretto da Richard C. Sarafian, è un gran bel film del 1971. O almeno, nella mia memoria è un gran film, così come lo era Easy Ryder che a mio giudizio non ha retto l'usura del tempo. E siccome sono quasi quarant'anni che non rivedo Punto Zero temo che anche questo film sia invecchiato male e quello che ne resta valido sia solo la colonna sonora.
Kowalski, un veterano del Vietnam, ex agente della polizia giudiziaria, ex  pilota di auto da corsa, ex motociclista, lavora per un servizio di trasporto auto a Denver, in Colorado, e deve trasportare una Dodge Challenger R/T bianca del 1970 con motore 440 da 375 cavalli a San Francisco, in California. Prima di partire compra della benzedrina e scommette con uno spacciatore su quanto tempo impiegherà per arrivare a San Francisco.
Viene presto inseguito e braccato dalla polizia e nella sua corsa viene aiutato da Super Anima, il disc jockey della radio K.O.W. che trasmette informazioni false ai poliziotti e fa di Kowalski una sorta di eroe popolare. Il finale non ha importanza, conta la storia.
Il film si regge su tre figure, Kowalski, Super Anima e la Dodge, sulle scene di inseguimenti mozzafiato e sulla potenza della colonna sonora.
Se per caso vi capitasse di vederlo in programmazione a tarda ora, non lasciatevelo sfuggire, sarà sicuramente meglio che seguire stancamente una monotona serie americana, anche di quelle che fanno più tendenza, come Mad Men, piuttosto che qualche improbabile lezione di cucina tenuta da una fantasiosa esperta.

giovedì 13 maggio 2010

Passeggiate di città

Passeggiate di città non è un libro ma l'articolo di copertina di ViviMilano, l'allegato del Corriere della Sera di mercoledì 12 maggio.
Le autrici, Paola Pignatelli e Monica Nanetti, descrivono otto percorsi per le vie di Milano, differenziati per lunghezza e soprattutto per luoghi di interesse:
  • Viale Monza - Parco Lambro (6 chilometri)
  • Castello Sforzesco - Piazza Fontana (5,5 chilometri)
  • Via Spadari - Parco delle Basiliche (6 chilometri)
  • Corso Magenta - Via Conservatorio (6 chilometri)
  • Via Cenisio - Viale Monte Grappa (5,5 chilometri)
  • Piazza Mercanti - Largo La Foppa (4,5 chilometri)
  • Giardini di Porta Venezia - Castello Sforzesco (4,5 chilometri)
  • Verziere (Via Larga) - Cimitero Monumentale (6 chilometri)
Come si vede, la lunghezza dei percorsi è tale da renderli accessibili a tutti e sicuramente costituiscono un modo divertente per avere una differente visione di Milano.

lunedì 10 maggio 2010

Tangenziali - Due viandanti ai bordi della città

Tangenziali - Due viandanti ai bordi della città, edito da Guanda e scritto da Gianni Biondillo (quello con gli occhiali) e Michele Monina (quello con la barba), è proprio un gran bel libro, affascinante, interessante, colto di quella cultura viva, profonda, legata alla vita degli uomini e delle donne, quella cultura in carne e ossa che ci rende più ricchi e che riconcilia con la lettura della carta stampata.
Tangenziali è ben di più di un libro di viaggio, è la storia, o almeno un pezzo di storia di Milano, la Milano quella vera delle persone che lavorano. uomini e donne, italiani e stranieri, regolari e irregolari.
E poi confesso che sono stato conquistato dai commenti di Biondillo sull'architettura milanese.
"Ma come si può pensare che manufatti edili che mutano il nostro panorama urbano possano essere concepiti con la logica dell'effimero? Architetture spesso così avulse dal contesto da stridere, fare a pugni con il territorio, umiliandolo, banalizzandolo per eccesso di originalità?"
Subito ho pensato alla nuova sede della Bocconi, una sorta di orribile bunker che Adriano Celentano si è permesso di criticare e per questo è stato lapidato dai cultori del nuovo a tutti i costi.
Per non parlare della nuova sede della Regione Lombardia, un mostro incastrato tra palazzi normali edificato con il più totale disprezzo nei confronti di comuni cittadini privi di ogni possibilità di competere con la protervia delle pubbliche amministrazioni.
Grazie a Gianni Biondillo e a Michele Monina.

domenica 2 maggio 2010

Psicogeografia


Gianni Biondillo mi aveva appassionato per i romanzi con l'ispettore Ferraro ambientati a Quarto Oggiaro e per Per sempre giovane, storia di un viaggio di quattro amiche.
Adesso vi segnalo in poche righe un libro che ho appena iniziato a leggere e su cui ritornerò quando lo avrò finito. Le prime pagine di Tangenziali - Due viandanti ai bordi della città, edito da Guanda, mi hanno così intrigato che non ho resistito alla tentazione: Gianni Biondillo e Michele Monina raccontano il loro giro attorno a Milano seguendo il percorso delle tangenziali.
E ci introducono alla scoperta della psicogeografia e di Iain Sinclair che, in compagnia di alcuni amici ha percorso a piedi la M25, l'autostrada che gira attorno a Londra. Un viaggio di 250 chilometri raccontato in London Orbital, edito in Italia da Il Saggiatore.