lunedì 10 maggio 2010

Tangenziali - Due viandanti ai bordi della città

Tangenziali - Due viandanti ai bordi della città, edito da Guanda e scritto da Gianni Biondillo (quello con gli occhiali) e Michele Monina (quello con la barba), è proprio un gran bel libro, affascinante, interessante, colto di quella cultura viva, profonda, legata alla vita degli uomini e delle donne, quella cultura in carne e ossa che ci rende più ricchi e che riconcilia con la lettura della carta stampata.
Tangenziali è ben di più di un libro di viaggio, è la storia, o almeno un pezzo di storia di Milano, la Milano quella vera delle persone che lavorano. uomini e donne, italiani e stranieri, regolari e irregolari.
E poi confesso che sono stato conquistato dai commenti di Biondillo sull'architettura milanese.
"Ma come si può pensare che manufatti edili che mutano il nostro panorama urbano possano essere concepiti con la logica dell'effimero? Architetture spesso così avulse dal contesto da stridere, fare a pugni con il territorio, umiliandolo, banalizzandolo per eccesso di originalità?"
Subito ho pensato alla nuova sede della Bocconi, una sorta di orribile bunker che Adriano Celentano si è permesso di criticare e per questo è stato lapidato dai cultori del nuovo a tutti i costi.
Per non parlare della nuova sede della Regione Lombardia, un mostro incastrato tra palazzi normali edificato con il più totale disprezzo nei confronti di comuni cittadini privi di ogni possibilità di competere con la protervia delle pubbliche amministrazioni.
Grazie a Gianni Biondillo e a Michele Monina.

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